BELLEZZA E SALUTE: BINOMIO VINCENTE
DISINTOSSICARE L’ORGANISMO PER UNA BELLEZZA CHE VIENE DA DENTRO
Seconda puntata:
L’ACQUA, ALLEATO NUMERO UNO
Se stai leggendo questo articolo, vuol dire che siamo pronti a iniziare il processo di purificazione che ci porterà verso l’estate in una forma smagliante!
Partiamo dal primo concetto fondamentale, circa 70% del nostro corpo è composto di acqua e ogni nostra cellula è in grado di funzionare perfettamente grazie all’acqua che permette il trasporto dei nutrienti, la realizzazione della maggior parte delle reazioni metaboliche e la comunicazione ai vari tessuti.
L’acqua regola la nostra temperatura corporea, mantiene l’equilibrio osmotico delle cellule,
e permette l’eliminazione della maggior parte delle tossine svolgendo l’attività di solvente.
Di fatto lo sapevamo già, il nostro organismo può sopravvivere senza cibo per molti giorni, ma non senza acqua.
Il nostro corpo, in condizioni standard, elimina ogni giorno circa 1 litro e mezzo di acqua attraverso l’urina, il sudore, le feci e l’evaporazione attraverso la pelle, e quest’acqua deve essere rigorosamente reintegrata.
Una domanda spesso fatta al medico: quanta acqua devo bere al giorno?
Un semplice calcolo aiuta a capire la necessità di acqua nel nostro organismo: servirebbe bere circa 30 ml di acqua per ogni chilo di peso corporeo.
Quindi nel caso di una persona che pesa 60 chili, la necessità di acqua giornaliera equivale a 1,8 l al giorno.
Una cosa importante da ricordare è che quando sentiamo lo stimolo della sete è troppo tardi, il nostro corpo è già in fase di disidratazione, situazione facilmente ottenibile bevendo caffè e alcol, elementi fortemente disidratanti oltreché acidificanti.
Se non reintegriamo l’acqua, le cellule disidratate muoiono e il corpo invecchia precocemente!
Che differenza c’è tra un neonato e una persona anziana dal punto di vista dell’acqua contenuta nei tessuti?
Enorme, il neonato ne contiene l’85% mentre l’anziano il 60%….
Il primo si trova in uno stato ideale, privo di scorie e ricco di minerali, nel corpo del secondo invece, i depositi di sostanze minerali sono stati ampiamente consumati per neutralizzare gli acidi durante il corso della vita e l’acqua è in costante deficit.
Si è spesso portati a credere (e la pubblicità gonfia questo concetto) che l’acqua sia importante nella nutrizione umana per l’apporto dei minerali in essa contenuti; in realtà la funzione dell’acqua è primaria per l’idratazione dei tessuti, per il trasporto, per la depurazione organica e per la termoregolazione come già esposto sopra.
Per svolgere al meglio queste funzioni è vero il contrario: che la purezza di un’acqua e la sua leggerezza, cioè la quantità ridotta di minerali, sono le caratteristiche più idonee a questi processi.
Infatti, l’apporto di minerali viene splendidamente assolto dal mondo vegetale che, tramite frutta e verdura, fornisce sali in quantità e soprattutto facilmente assimilabili.
L’acqua quindi rappresenta il maggior solvente nel quale sciogliere ed eliminare i rifiuti del nostro metabolismo, se non beviamo a sufficienza, i sali si concentrano e poi si depositano sotto forma di sali di acido urico e sali di ossalato.
La calcolosi urinaria rappresenta infatti il 15-20% delle malattie nefro-urologiche.
La terapia idropinica con acque oligominerali è di fondamentale importanza nei programmi di prevenzione e di profilassi delle recidive!
Quale acqua bere?
Anche qui è necessario leggere bene l’etichetta informativa al di là delle pubblicità, molto fantasiose ma spesso fuorvianti, l’acqua deve avere un basso residuo fisso, perché quanto più basse sono le sostanze disciolte in essa, tanto maggiore sarà la sua capacità solvente!
Il valore che rivela questa qualità dell’acqua è riportato su tutte le etichette ed è il residuo fisso a 180°C.
Questo importante valore dovrebbe essere inferiore a 30-40 mg/l e comunque più è basso, più l’acqua è leggera e purificatrice.
Altro punto che dovrebbe guidarci alla scelta dell’acqua “ideale” è il pH: infatti un pH leggermente acido, compreso tra i 5,5-6, va senza dubbio a favorire la digestione
Quando bere acqua?
Sempre!
Servirebbe iniziare con un’abbondante bevuta appena alzati!
La notte è infatti il periodo più lungo di astinenza da alimenti solidi e liquidi e il mattino, appena svegli, una bevuta di circa mezzo litro consente l’avverarsi di una fisiologica intensa depurazione.
Un acqua con basso residuo fisso permette di avere un assorbimento quasi immediato; questo realizza un effetto simile a un’infusione venosa per fleboclisi.
Il nostro organismo cercherà di trovare rapidamente un equilibrio tra solvente (acqua) e soluti (proteine, scorie metaboliche, residui azotati come urea e ammonio, acido urico) obbligando questi ultimi a entrare nel circolo ematico e andare incontro alla filtrazione renale consentendo un’efficace depurazione.
Meglio bere lontano dai pasti e a tavola consumarla in piccole quantità in modo tale da non diluire i succhi gastrici e prolungare così il processo di digestione, questo eviterà processi di fermentazione e i relativi gonfiori.
Per bere acqua, si intende acqua pura…… non bibite gassate piene di zuccheri, non caffè, vino o birra….
Dr. Fabio Caprara